Il cuore medievale delle Cinque Terre e dintorni

1. Castello di Arcola
Il Castello di Arcola si erge sulla vetta della collina, con vista strategica sulla piana di Sarzana e la foce del fiume Magra, la sua costruzione, secondo alcune fonti risalirebbe al 1128 ad opera degli Obertenghi - citato poi in uno scritto di quegli anni come largizione al Monastero di San Venerio del Tino e passato poi alla discendenza Malaspina. Nel corso del 1200 fu preda di numerosi assedi ed attacchi, tra cui quello della Repubblica di Genova per la conquista del feudo; gli assalti della Serenissima misero a tappeto il Castello che venne quindi ricostruito ex novo e convertito in palazzo feudale. Dalle conseguenze della Rivoluzione Francese e le manie espansionistiche dell’Impero Napoleonico, ai bombardamenti di inizio ‘800, il piccolo borgo di Arcola con il suo fiero Castello, poi restaurato nel corso degli anni, sono fieri testimoni della storia Ligure ed Italiana. Ancora oggi maestosamente dominante su tutta la valle e visitabile, sede del Comune di Arcola.

2. Castello di Bonassola ed i resti della torre Ardoino  
Le sempre più frequenti incursioni piratesche portarono nella metà del ‘500 alla riunione degli abitanti di Bonassola, Montaretto e San Giorgio nella chiesa di Framura per discutere sull'erezione di una postazione di difesa, ponendo le basi per la costruzione di una torre presso la marina di Bonassola. Poco sotto San Giorgio si trovano i ruderi di questo antico manufatto difensivo, costruito dagli uomini del posto a partire dal 1544 e così chiamato perché gli Ardoino erano a quel tempo i signori del luogo. Pochi anni più tardi, la relazione sulla possibile edificazione del castello fu consegnata al senato genovese che decise la costruzione su una collina alle spalle del borgo. Nel corso del XIX secolo, oramai non più necessario allo scopo difensivo, fu trasformato in un piccolo cimitero.

5. Costa, frazione di Framura - Torre Carolingia      
La torre di guardia di epoca carolingia (sec.IX) così come la Pieve di S. Martino sono state oggetto di numerose ricerche; rappresenta uno degli esempi più tipici di architettura militare,tanto povera quanto ricca di fascino.  si trattava chiaramente, in origine,di una torre di guardia, e di eventuale sporadica resistenza, contro incursioni che l’ubicazione e la storia della zona fanno attribuire a scorrerie saracene. Una costruzione di straordinaria robustezza,  del Basso Impero e dell’Alto Medioevo e che suggeriscono una datazione riferibile ad epoca grosso modo carolingia (più o meno, sec. IX), In epoca successiva- diciamo tra il Mille ed il Millecento alla torre fu addossata la Chiesa di San Martino, di origine certamente monastica, poi sottomessa, nella seconda metà del sec. XII, alla Diocesi di Genova. Che dalle opere murarie rese necessarie da questo collegamento, che – detto per inciso – rappresenta un esempio architettonico molto raro in Italia (le Chiese con il campanile affrontato sono piuttosto diffuse nella Francia del Sud), possa essere nata la tradizione popolare che vede nel toponimo Framura il ricordo dei 'frati che murano’.. Un sommario saggio di scavo, effettuato alla fine degli anni settanta sotto il piano terreno, ha messo in luce una tomba rettangolare a cassa, senza corredo, con copertura a lastre di ardesia, sottostante alle fondamenta, di per sé non databile, ma del tutto compatibile con l’eventuale attribuzione ad un momento non determinabile dell’Alto Medioevo.

6. Levanto - Castello        
L’esistenza di un castello nel borgo risale al 1165, anno in cui probabilmente era proprietà dei Malaspina. Nel 1637, con l’istituzione da parte della Repubblica di Genova del Capitanato di Levanto, fu sede provvisoria del capitano e successivamente adibito a prigione, sino al 1797, anno in cui cadde la repubblica.  Un’antica tradizione vuole che dal Castello partissero dei passaggi interrati: uno arrivava sulla spiaggia proprio sotto di esso; l’altro giungeva sino in prossimità della Chiesa dell’Annunziata, dopo aver attraversato tutto il borgo sotto terra. 

9. Sarzana Fortezza Firmafede o Cittadella          
La Cittadella eretta dal Magnifico Lorenzo de' Medici nell'anno 1488 nel sito dov'era un'antica Fortezza fabbricatavi dai Pisani nell'anno 1262, che si chiamava Ferma Fede. L'antica rocca fu demolita dai Fiorentini l'anno 1487, subito che ebbero ricuperata Sarzana. La mattina del 22 luglio 1487 Lorenzo il Magnifico entrò in Sarzana e subito ordinò che fosse abbattuta la vecchia fortezza per erigerne una nuova, grandiosa, segno questo della sua intenzione di tenere la città quale baluardo estremo della sua Signoria. Egli però morì cinque anni più tardi e il suo successore, Piero, la cedette a Carlo VIII, che passava col suo esercito proprio per la città e di seguito al Banco di San Giorgio. La Cittadella perdette gradualmente importanza con l'avvento delle armi da fuoco e per i mutamenti politici. Genova la tenne ad uso di carcere e tale rimase fino dopo la seconda guerra mondiale. Durante quest'ultima guerra molti cittadini vi trovarono riparo durante i bombardamenti e per alcuni anni vi rimasero, in condizioni assai precarie, gli sfollati ancora privi di un'abitazione decente. Ora è culla di numerose manifestazioni culturali, artistiche e scientifiche tra cui il Festival della Mente. 

10. Varese Ligure - Castello dei Fieschi        
In posizione strategica tra le strade transappenniniche che collegavano la Liguria con l' Emilia e il Piemonte, sorge sul sito di un insediamento bizantino, di cui si sono trovati i resti sotto il castello. Altre fortificazioni sorsero numerose nell'area finché i Fieschi conquistarono il controllo sull'intera Alta Val di Vara entro la fine del XIII secolo e lo mantennero, con alterne vicende, fino al fallimento della "congiura dei Fieschi" contro i Doria di Genova - quando la casata fu sconfitta e i suoi possedimenti furono incamerati dalla Repubblica di Genova. Nel frattempo avevano fondato un borgo fortificato secondo canoni architettonici precisi: l'abitato aveva pianta ellittica ed era costituito da case di pietra, uguali tra loro, costruite ai margini della piazza centrale, circondata da portici nei quali si aprivano i magazzini; questi erano costituiti da vani voltati, affiancati da una scala che conduceva all'abitazione nel piano superiore.